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Immagine del redattoreEdilcomasca

Quanto ci mette un muro ad asciugare dopo una perdita

Scopriamo quanto tempo occorre per asciugare un muro dopo una perdita: metodi rapidi ed efficaci per evitare danni strutturali.


Quando si verifica una perdita d’acqua in casa, l’umidità si infiltra rapidamente nei diversi strati delle pareti, creando non pochi disagi agli inquilini. Qualunque sia l’origine della perdita (che si tratti di tubature difettose, radiatori che perdono, infiltrazioni di pioggia o umidità di risalita, in cui l’acqua dal terreno si spinge verso l’alto) il risultato è un accumulo di umidità che rischia di compromettere la struttura dell’abitazione.


Quanto tempo impiega un muro ad asciugare naturalmente?


Il tempo di asciugatura di un muro varia in base a diversi fattori:

  • il tipo di materiale;

  • lo spessore;

  • le condizioni ambientali.

I muri in calcestruzzo possono impiegare in media dai 18 ai 24 mesi per asciugarsi completamente in base allo spessore. I muri in mattoni rossi, invece, impiegano invece dai 9 ai 15 mesi.

Questi tempi di asciugatura sono tuttavia solo stimati, poiché possono variare in base alle condizioni specifiche dell’ambiente, come il livello di ventilazione e le temperature.


Come asciugare il muro dopo una perdita?


In caso di perdita d’acqua, è fondamentale agire tempestivamente per asciugare il muro e prevenire danni più gravi, come la formazione di muffa. La prima operazione da fare è individuare la causa dell’infiltrazione e, se possibile, ripararla per bloccare ulteriori infiltrazioni di umidità.

A questo punto, si può procedere con la ventilazione naturale, aprendo porte e finestre per favorire il ricircolo dell’aria e l’evaporazione dell’umidità: un metodo semplice, ma che può richiedere tempi piuttosto lunghi.

Per accelerare il processo, è altamente consigliato l’uso di deumidificatori: questi dispositivi riducono l’umidità dell’ambiente, facilitando l’asciugatura delle pareti. I deumidificatori professionali, in particolare, possono ridurre il tempo di asciugatura a circa 10-15 giorni, a seconda della gravità del danno e delle condizioni ambientali.

Come asciugare il muro con il phon

Utilizzare un asciugacapelli (phon) per asciugare un muro bagnato può essere una soluzione efficace anche se temporanea, ottima per trattare piccole aree umide. Per procedere correttamente, è necessario impostare il phon a una temperatura media mantenendolo a una distanza di almeno 20 cm dalla superficie del muro, evitando di concentrarsi troppo a lungo su una singola zona per prevenire danni alla vernice o al materiale sottostante.

È consigliabile muovere il phon costantemente per garantire un’asciugatura uniforme. Per superfici bagnate più estese o in presenza di danni significativi, è preferibile invece ricorrere a soluzioni più professionali, avvalendosi dell’intervento di specialisti qualificati nel risanamento di murature.

Come asciugare il muro con il ventilatore

Durante la stagione estiva, o in presenza di temperature calde e clima secco, l’uso di un ventilatore per asciugare un muro bagnato può essere un metodo efficace per accelerare l’evaporazione dell’umidità. Posizionate il ventilatore in modo che l’aria colpisca direttamente la superficie umida: ciò favorisce la circolazione e accelera il processo di asciugatura. È consigliabile combinare il ventilatore con una buona ventilazione naturale, aprendo finestre e porte per permettere all’umidità di fuoriuscire. Tuttavia, in caso di danni estesi o infiltrazioni significative, potrebbe essere necessario ricorrere a soluzioni più drastiche, come la rimozione dell’intonaco o l’utilizzo di prodotti specifici per l’asciugatura dei muri.


I fattori che influenzano i tempi di asciugatura


Numerosi fattori influenzano la velocità di asciugatura di un muro danneggiato dall’acqua. Eccone alcuni:

  • Materiale della parete: il calcestruzzo e la pietra richiedono più tempo rispetto ai mattoni o al gesso.

  • Quantità di acqua assorbita: maggiore è la quantità d’acqua, maggiore sarà il tempo necessario per ottenere un’asciugatura completa.

  • Condizioni ambientali: temperatura e ventilazione giocano un ruolo chiave. Ambienti ben ventilati e caldi facilitano l’evaporazione dell’acqua.


Metodi per accelerare l’asciugatura dei muri


Per evitare lunghe attese, esistono diversi metodi di asciugatura professionale in grado di  accelerare il processo, riducendo i rischi di muffa. Ecco le tecniche più utilizzate:

  • Asciugatura a pressione positiva e negativa: la prima soffia aria calda e asciutta nelle pareti, mentre la seconda aspira l’umidità dalle strutture. La pressione negativa è particolarmente indicata per edifici danneggiati da acqua contaminata.

  • Deumidificatori professionali: come già anticipato, utilizzati in combinazione con l’asciugatura a pressione, i deumidificatori riducono il livello di umidità nell’aria, impedendo che l’acqua condensi nuovamente sulle superfici.


Come asciugare il muro dopo un’alluvione


Dopo un'alluvione, asciugare i muri è essenziale per evitare danni strutturali. Il primo passo è rimuovere l’acqua stagnante e pulire le superfici da fango e detriti; successivamente, è consigliabile utilizzare deumidificatori professionali per ridurre l’umidità e favorire l’evaporazione dell’acqua intrappolata nelle pareti.

Un’alternativa efficace può essere l’installazione di impianti elettrosmotici provvisori, che sfruttano un campo elettrico per invertire il flusso dell’acqua, facilitando così la fuoriuscita dell’umidità da muri in mattoni o calcestruzzo. È importante monitorare il processo di asciugatura e, una volta completato, valutare se siano necessari trattamenti antimuffa o interventi sugli intonaci danneggiati.


Come capire se un muro si sta asciugando 


Per capire se un muro si sta asciugando, è importante osservare eventuali tracce di umidità o muffa sulla superficie. La comparsa di macchie bianche o grigie, note come efflorescenze saline, segnala che l’umidità sta evaporando e lascia depositi di sali sulla parete.

Un altro indizio è la diminuzione della sensazione di freddo al tatto, poiché un muro asciutto tende a mantenere una temperatura più uniforme. Per una verifica più precisa, è consigliabile utilizzare un igrometro, che misura l’umidità residua nel muro e fornisce dati affidabili sul processo di asciugatura.


Prevenzione e controllo dell’umidità nelle abitazioni


Oltre alle tecniche di asciugatura, adottare buone abitudini di ventilazione e isolamento termico aiuta a prevenire possibili danni. Areare quotidianamente gli ambienti e mantenere il giusto livello di umidità, sono accorgimenti che contribuiscono a evitare il formarsi di macchie di muffa e a mantenere sano il microclima domestico.

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