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10 miti da sfatare sul mutuo

  • Immagine del redattore: Edilcomasca
    Edilcomasca
  • 13 ago
  • Tempo di lettura: 3 min
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Sul tema dei mutui circolano tante convinzioni che non corrispondono alla realtà.Negli ultimi mesi abbiamo parlato con migliaia di persone, raccogliendo le idee sbagliate più comuni. Ecco i 10 miti che è ora di chiarire.


Mito 1 – “La rata sarà uguale a quanto pago di affitto”

Molti pensano che, se riescono a pagare l’affitto ogni mese, sarà semplice ottenere un mutuo con la stessa rata. In realtà non è così:

  • I requisiti per un affitto sono molto meno stringenti rispetto a quelli di un mutuo.

  • La rata del mutuo non dovrebbe superare un terzo del reddito netto mensile, mentre per l’affitto la regola è più flessibile.

💡 Consiglio: non confrontare la rata con l’affitto. Valuta invece il tuo reddito netto mensile, sottraendo eventuali altri finanziamenti in corso, e usa la “regola del terzo” per capire la rata sostenibile.


Mito 2 – “Trovo prima la casa, poi il mutuo”

Cercare casa senza aver verificato prima la fattibilità del mutuo può portare brutte sorprese. La soluzione è richiedere una pre-delibera: la banca ti comunica in anticipo quanto è disposta a prestarti, così sai subito il budget su cui orientarti.È una procedura gratuita, non vincolante e valida circa sei mesi. Inoltre, ti rende più credibile agli occhi del venditore.


Mito 3 – “Posso coprire le spese dell’agenzia e del notaio con il mutuo”

Il mutuo serve per l’acquisto dell’immobile, non per spese extra.Dovrai coprire di tasca tua:

  • Spese di agenzia (3%-5% del prezzo)

  • Spese notarili (1.500–4.000 € circa)

  • Imposte di registro, ipotecaria e catastale

  • Costi accessori del mutuo (istruttoria, perizia, imposta sostitutiva)


Mito 4 – “Senza contratto a tempo indeterminato non posso ottenere un mutuo”

Non è vero. È più semplice, ma non indispensabile.Con un contratto a tempo determinato la banca guarda la durata residua e la stabilità del tuo storico lavorativo.Con partita IVA, conta la continuità (almeno 3 anni) e la solidità dei guadagni. In entrambi i casi, un garante o la cointestazione aumentano le probabilità di approvazione.


Mito 5 – “Posso chiedere massimo l’80% del valore”

Alcune banche concedono mutui fino al 100% del valore dell’immobile, ma spesso con tassi più alti.Chi acquista la prima casa, ha meno di 36 anni o fa parte di una famiglia numerosa può accedere a condizioni agevolate grazie al Fondo Consap (fino al 31 dicembre 2027).


Mito 6 – “Un finanziamento in corso non influisce sul mutuo”

Ogni rata già a tuo carico pesa sul calcolo della banca.Anche piccoli finanziamenti riducono lo spazio per una nuova rata. Se puoi, estingui i prestiti in corso prima di richiedere il mutuo.


Mito 7 – “Il mio direttore di banca mi conosce, andrà tutto bene”

La fiducia è importante, ma non basta.Le condizioni di un mutuo variano molto da banca a banca: tassi, spese accessorie, offerte per giovani o mutui green.Confrontare più soluzioni può farti risparmiare migliaia di euro.


Mito 8 – “Se vivo all’estero non posso richiedere un mutuo in Italia”

Gli italiani residenti all’estero possono ottenere un mutuo, ma non tutte le banche li accettano.Serve documentazione aggiuntiva, come l’iscrizione AIRE e la dichiarazione dei redditi tradotta. Si possono anche sfruttare le agevolazioni prima casa senza cambiare residenza.


Mito 9 – “Posso fare lavori o comprare mobili con il mutuo”

Il mutuo standard non copre ristrutturazioni o arredi.Per farlo servono formule specifiche (mutuo acquisto + ristrutturazione) o un finanziamento dedicato.


Mito 10 – “Il mutuo è una prigione”

Il mutuo è un impegno, ma anche un investimento: ogni rata è un passo verso la proprietà della casa, a differenza dell’affitto che non ti lascia nulla. Puoi personalizzarla, viverci o affittarla: è uno strumento di libertà, non di prigionia.

 
 
 

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