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Come scegliere la durata del mutuo

  • Immagine del redattore: Edilcomasca
    Edilcomasca
  • 13 ago
  • Tempo di lettura: 2 min
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La durata del mutuo è uno degli elementi più importanti da decidere quando si acquista casa. Incide direttamente sia sull’importo della rata mensile, sia sul costo complessivo del finanziamento.

In sintesi:

  • Durata breve → rate più alte, meno interessi totali.

  • Durata lunga → rate più basse, ma più interessi nel tempo.

La scelta dipende dalla tua età, dal reddito e da quanto sei disposto a impegnarti ogni mese. Vediamo nel dettaglio le opzioni possibili e come capire qual è la soluzione giusta per te.

Quali durate sono disponibili?

In Italia, le banche offrono mutui con durate che vanno dai 5 ai 30 anni, ma in casi particolari (ad esempio mutui per under 36) si può arrivare fino a 40 anni.


Durata breve: vantaggi e svantaggi

Pro

  • Meno interessi totali: paghi il mutuo per meno anni, riducendo il costo complessivo.

  • Ti liberi prima: l’ipoteca sulla casa si estingue prima.

  • Più margine futuro: dopo aver finito di pagare, puoi destinare il reddito ad altri progetti.

Contro

  • Rate più alte: serve un reddito sufficiente per sostenerle.

  • Importo finanziabile più basso: la banca potrebbe concedere meno rispetto a un mutuo lungo.

  • Meno flessibilità mensile: resta meno budget per altre spese.


Durata lunga: vantaggi e svantaggi

Pro

  • Rate più leggere: maggiore sostenibilità mensile.

  • Importo più alto ottenibile: la banca può concedere più capitale.

  • Maggiore flessibilità: più spazio per altre spese o imprevisti.

Contro

  • Più interessi totali: il costo complessivo del mutuo sale.

  • Impegno prolungato: resti vincolato per molti anni.

  • Casa ipotecata più a lungo: l’ipoteca rimane attiva fino all’estinzione.

Esempio pratico: rata fissa, importo variabile

Se guadagni 1.800 € al mese e vuoi mantenere la rata entro un terzo del reddito (circa 600 €), con tasso fisso al 2,5% potresti ottenere:

  • 20 anni → ~120.000 €

  • 25 anni → ~140.000 €

  • 30 anni → ~155.000 €

A parità di rata, allungare la durata aumenta l’importo ottenibile, ma anche gli interessi.

Esempio pratico: stesso importo, interessi diversi

Per un mutuo da 120.000 € al 2,5%:

  • 15 anni → rata ~800 €, interessi totali ~24.000 €

  • 30 anni → rata ~474 €, interessi totali ~50.700 €

La rata più bassa della durata lunga si paga con interessi più che raddoppiati.


Come scegliere la durata giusta

Considera tre fattori:

  1. Età → più sei giovane, più anni puoi permetterti; oltre i 50-60 anni le banche tendono a ridurre la durata.

  2. Reddito → con uno stipendio alto puoi accorciare la durata e risparmiare sugli interessi.

  3. Tolleranza all’impegno → preferisci finire presto pagando di più o diluire l’impegno pagando di più in interessi?


Si può modificare la durata dopo?

Sì, con:

  • Estinzione anticipata → chiudere il mutuo in parte o del tutto.

  • Rinegoziazione → cambiare durata o tasso con la stessa banca.

  • Surroga → spostare il mutuo in un’altra banca con condizioni migliori.

In conclusioneUn mutuo breve ti libera prima e ti fa risparmiare sugli interessi, ma richiede uno sforzo mensile maggiore. Un mutuo lungo alleggerisce la rata, ma aumenta il costo totale e la durata dell’impegno. La scelta migliore è quella che bilancia sostenibilità economica e serenità personale.

 
 
 

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