Se si vogliono unire due alloggi che si trovano su piani sovrapposti, occorre considerare vari aspetti tecnici, pratici e amministrativi.
Può capitare di avere il desiderio o l’esigenza di unire due appartamenti che si trovano uno sull’altro, magari perché si eredita una casa posta al piano di sopra o di sotto, oppure perché si decide di comprarla per ampliare la superficie disponibile per motivi familiari o per ragioni lavorative.
A prescindere dalle motivazioni, accorpare due appartamenti sovrapposti richiede una serie di operazioni non solo sul piano pratico e tecnico, ma anche a livello burocratico. Vediamo quali sono i vantaggi di questa scelta e quali sono gli aspetti a cui prestare attenzione.
Perché unire due appartamenti sovrapposti
L’unione di due alloggi può essere fatta per vari motivi legati, per esempio, all’ampliamento della famiglia con la nascita di figli, al trasferimento di figli adulti o di un genitore anziano, oppure per motivi lavorativi, per esempio per realizzare uno studio professionale dove lavorare e ricevere clienti.
A seconda delle ragioni, l’accorpamento di due appartamenti posti su piani sovrapposti può essere sfruttato in vari modi, per esempio:
utilizzando il piano sottostante come zona giorno e quello superiore come zona notte;
mantenendo due alloggi completi di cucina e bagno, nel caso uno dei due appartamenti debba essere abitato da un figlio adulto o un genitore, in modo che ciascuno abbia una completa autonomia;
mantenendo due ingressi separati, per garantire la privacy di tutti gli abitanti oppure se uno dei piani viene adibito a luogo di lavoro.
Gli aspetti burocratici e amministrativi
Per realizzare l’unione di due appartamenti occorre innanzitutto rispettare le procedure amministrative e burocratiche. Per operare questo tipo di intervento occorre infatti effettuare varie pratiche, ossia:
presentare in Comune la SCIA, ossia la Segnalazione certificata di inizio attività, in quanto si tratta di un’opera edilizia classificata come ristrutturazione;
richiedere l’autorizzazione dell’assemblea condominiale, specialmente se i lavori causeranno modifiche visibili sulla facciata o comunque all’esterno dell’edificio;
presentare al termine dei lavori la Segnalazione Certificata di Agibilità e la Certificazione Energetica APE;
effettuare una variazione catastale, in quanto da due si passa a una sola unità immobiliare, con modifica della rendita catastale.
Gli aspetti tecnici
Dal punto di vista pratico, si dovranno valutare con progettista e direttore lavori diverse questioni tecniche per l’accorpamento dei due alloggi, tra queste:
l’esecuzione del foro nel solaio per collegare i due appartamenti, che costituisce l’opera edilizia più complessa in questo tipo di intervento e che dipende dalle caratteristiche del solaio;
il tipo di scala interna da installare per unire i piani, che va valutato in base allo spazio disponibile, all’ingombro, alla comodità e allo stile dell’ambiente;
la verifica dei rapporti aero-illuminanti e dell’eventuale necessità di realizzare nuove finestre e aperture;
la modifica degli impianti e delle utenze di acqua, elettricità e gas.
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