top of page
  • Immagine del redattoreEdilcomasca

COME APPLICARE IL MICROCEMNTO SU VECCHIE PIASTRELLE

La scelta di applicare il microcemento su superfici piastrellate esistenti consente una ristrutturazione rapida e senza interventi invasivi.



Negli ultimi anni, il microcemento è diventato uno dei materiali più scelti per rinnovare gli ambienti domestici. Applicare il microcemento su vecchie piastrelle è un processo che può quindi trasformare l’aspetto di una superficie senza la necessità di rimuovere le piastrelle esistenti. Ecco una guida passo-passo su come procedere.


A cosa serve il microcemento


Prima di vedere nel dettaglio cosa serve per applicare il microcemento e come farlo nel modo corretto, capiamo qual è la sua funzione. Il microcemento serve a trasformare e rinnovare le superfici esistenti in modo efficace e versatile, offrendo una soluzione estetica e funzionale. Questo materiale viene utilizzato per rivestire pavimenti, pareti, scale e persino mobili, creando una finitura continua e priva di giunzioni che conferisce un aspetto moderno e sofisticato agli ambienti. 

La sua disponibilità in diverse finiture e colori permette di personalizzare gli spazi, adattandosi a qualsiasi stile di design, dal minimalista all’industriale. Con il microcemento, è possibile ottenere superfici durevoli, facili da pulire e mantenere, che migliorano l’estetica e la funzionalità degli spazi abitativi e commerciali.


Materiali e strumenti necessari per applicare il microcemento su vecchie piastrelle


  • Microcemento;

  • Primer adatto per piastrelle;

  • Rullo o pennello per primer;

  • Spatola dentata;

  • Spatola liscia;

  • Rete in fibra di vetro (opzionale);

  • Carta vetrata;

  • Secchio per miscelare;

  • Miscelatore elettrico (opzionale);

  • Sigillante per microcemento.


Preparazione della superficie


Per poterlo applicare su vecchie piastrelle si comincia con una fase iniziale di preparazione, che è cruciale per garantire un risultato finale ottimale. In primo luogo, è necessario pulire accuratamente le piastrelle esistenti per rimuovere sporco, grasso e residui di sapone. Un detergente sgrassante è l’ideale per questa operazione. 

Successivamente, bisogna verificare che tutte le piastrelle siano ben aderenti al sottofondo; in caso contrario, quelle allentate devono essere riparate o sostituite. Una volta pulita la superficie, è consigliabile carteggiare le piastrelle con carta abrasiva a grana grossa per creare una superficie ruvida che favorisca l’adesione del microcemento. Dopo questa operazione, è importante rimuovere tutta la polvere generata utilizzando un’aspirapolvere e un panno umido.


Applicazione del primer


Il passo successivo è l’applicazione di un primer specifico per microcemento. Questo prodotto aumenta l’adesione del microcemento alle piastrelle e impedisce la formazione di bolle d’aria. Il primer deve essere steso in modo uniforme con un rullo o un pennello e lasciato asciugare per il tempo indicato dal produttore, generalmente tra 2 e 4 ore.


Stesura della rete di rinforzo


Per garantire una maggiore resistenza e durata del rivestimento in microcemento, è consigliabile applicare una rete di rinforzo in fibra di vetro. Questa rete viene posizionata sulla superficie delle piastrelle dopo l’asciugatura del primer e fissata con uno strato sottile di microcemento.


Applicazione del microcemento


A questo punto si può dunque procedere con l’applicazione del microcemento che avviene tramite la stesura di più strati sottili. Il primo strato serve a coprire la rete di rinforzo e a creare una base uniforme. Questo strato deve essere steso con una spatola in acciaio inox, cercando di mantenere uno spessore costante e di evitare accumuli di materiale. 

Una volta asciutto, il primo strato deve essere carteggiato leggermente per eliminare eventuali imperfezioni. Successivamente, si procede con l’applicazione di uno o due strati aggiuntivi di microcemento, a seconda del risultato desiderato. Ogni strato deve essere lasciato asciugare e carteggiato prima di applicare il successivo. Durante questa fase, è possibile aggiungere pigmenti colorati al microcemento per ottenere l’effetto estetico desiderato.


Finitura e sigillatura


Una volta applicati tutti gli strati di microcemento e raggiunta la superficie desiderata, si passa alla fase di finitura. Questa consiste nell’applicazione di un sigillante protettivo che rende il microcemento impermeabile e resistente alle macchie. Esistono diversi tipi di sigillanti, dai più opachi ai più lucidi, che permettono di personalizzare ulteriormente l’aspetto finale. 

Il sigillante deve essere applicato in due o tre mani, con un rullo o un pennello, lasciando asciugare ogni mano per il tempo indicato dal produttore. Questo passaggio è fondamentale per garantire la durata e la facilità di manutenzione del rivestimento in microcemento.

1 visualizzazione0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page